Malindi


è una città di circa 100.000 abitanti, che è stata protagonista di tutte le vicende storiche della costa est africana. Ha un aeroporto collegato con le principali città del Kenya e numerosi servizi, scuole, ospedali, centri di culto, negozi di tutti i tipi. E’ anche in assoluto il centro dello svago serale in quanto ospita diversi locali per aperitivi e dopocena.
Lo stampo italiano è presente ovunque: nei ristoranti , nei club , in giro per le strade ed i negozi.
Il Casinò è diventato ormai un istituzione , centro di ritrovo per giocatori e non, turisti, italiani vacanzieri o residenti.
E’ sede di un consolato italiano onorario.


 

Perchè tanti Italiani a Malindi


Negli anni 60 anche l' Italia si unisce ai tanti progetti per i satelliti orbitali . Lanciare e controllare satelliti richiede latitudini più vicine possibili al' Equatore. Nasce così la base San Marco, poche decine di km a nord della cittadina.
Tecnici e lavoratori italiani cominciano ad invitare parenti ed amici.
Los viluppo successivo del turismo farà il resto.
Dai primi, pochi , privilegiati, scopritori, si passa nei decenni successivi a oltre 70mila arrivi turistici, mentre la comunità di connazionali che vive e lavora in maniera permanente, tocca ormai quasi le 5mila unità.
Circa 15mila infine, sono coloro che vi soggiornano per lunghi periodi, attratti dal basso costo della vita, dal clima, dalla facilità di inserimento.


 


 
Ogni cento metri, il mondo cambia”, scriveva il poeta Roberto Bolaño. Una frase che si adatta perfettamente a Malindi e ai suoi dintorni che offrono uno spaccato variegato dei paesaggi e delle culture africane: dal mare spettacolare ai canyon, dalla città e i suoi mercati alle tribù indigene.

Affacciata sull’Oceano Indiano, Malindi ha un mare sublime. I fondali, con le loro barriere coralline, sono abitati da miriadi di molluschi, pesci coloratissimi e vegetazione marina. Uno scenario imperdibile per tutti gli amanti di snorkeling e immersioni.

Tuttavia, pensare che Malindi sia solo mare e spiagge assolate sarebbe riduttivo. Al loro arrivo al porto i viaggiatori sono accolti dal grande pilastro di pietra di Vasco De Gama, uno dei più antichi monumenti del continente africano. Il centro della città e i dintorni sono tutti da esplorare. La città vecchia e il suo grande mercato rumoroso, caotico e colorato, sono affascinanti spaccati di tradizione e cultura africana. Tra piccole le stradine ci si sente trasportati nel passato. Il museo di Malindi è ideale per conoscere la storia del Kenya e dei suoi abitanti. Inoltre, usciti dal museo, basta camminare solo un po’ per arrivare a un autentico villaggio della tribù Giriama, fatto di sole capanne costruite con il fango e la paglia.

Una curiosità: Malindi è una città molto amata dagli italiani che da tempo hanno scoperto la bellezza di questi luoghi. Vista la quantità di strutture e ristoranti made in Italy si può dire che Malindi sia diventata anche un po’ italiana.

Ad un chilometro dalla città ci sono i canyon di Marafa, con un percorso interno da mozzare il fiato. E spingendosi ancora oltre si incontra la foresta Arabuko Sokoke che racchiude il mistero delle rovine di Gede, un antico villaggio Swahili di cui non sono mai state scoperte le ragioni dell’abbandono. E poi safari, tour in barca, animali selvaggi e flora eccezionale: qui le meraviglie naturali non smettono mai di stupire.